Catalonia is not “Autonomia differenziale”

Facendo informazione indipendente sulla Catalogna da qualche anno ormai, sono in grado di fiutare l’arrivo di polemiche che riguardano il processo indipendentista prima che altri le vedano anche solo in lontananza. Quindi lasciatemi dire due cose sulla storia della famosa “autonomia differenziale” che si affaccia all’orizzonte della politica italiana e che – prima o poi – qualche testa di cazzo paragonerà con la situazione nello stato spagnolo. Non c’entra nulla, e spiego perché ne sono sicuro.

Nello Stato spagnolo le regioni (comunidades autónomas) stabiliscono il loro livello di autonomia mediante trattative singole con lo stato centrale. Il risultato è che diverse comunità autonome possono avere un’autonomia maggiore dallo stato centrale, e questo viene fatto per venire incontro alle necessità di uno stato eterogeneo che accoglie diverse identità nazionali.

Quello che vuole fare la Lega con la sua “autonomia differenziale” non è diverso, ma s’inquadra in un contesto legislativo che viene cresciuto da anni con il solo scopo di trasferire fondi dalle regioni del Sentro e del Sud a quelle del Nord. Un’esempio è il sistema di finanziamento universitario, che sta falcidiando le università del centro e del sud – inclusi poli storicamente eccellenti come La Sapienza o la Federico II – per favorire le università del Nord Italia. Altro esempio è la sanità.

Questi meccanismi in Spagna funzionano in maniera differente. La Catalogna lamenta il fatto di non veder restituito tutto il denaro inviato “a Madrid”, e le richieste di maggiore autonomia (tralasciando la mobilitazione per l’indipendenza) si limitano a dire “lasciateci reinvestire i nostri soldi nel nostro territorio”. Meccanismi che arrivano a mettere le mani nelle tasche di chi è più povero per dare soldi a chi è più ricco, semplicemente, non esistono.

Quello che succede in Italia e che deve far indignare non è che alcune regioni stiano chiedendo maggiore autonomia, ma l’esistenza di un meccanismo atto a favorire le regioni del Nord a scapito del resto del Paese. Cosa che non c’entra nulla con la Catalogna, i Paesi Baschi e lo Stato spagnolo.

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2 Responses to Catalonia is not “Autonomia differenziale”

  1. A quanto ho capito dovrebbe spingersi un po’ oltre, ma non sei lontano. In pratica si tratta di uno statuto speciale leggermente potenziato.

  2. zymix says:

    domanda da un milione di ddolllari, ma l’autonomia delle regioni lambada venezozo ed emilia significa che diverrano a statuto speciale come trentino siculo e sardo??

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